venerdì 1 giugno 2012

Riferimenti al testo del corso...

Vengono qui di seguito riportati una prima serie di estratti dal testo di riferimento del corso di Storia della Tecnologia del Politecnico di Torino, "Storia delle macchine", a cura del prof. Vittorio Marchis. Gli estratti contengono dei riferimenti all'azione dell' "assemblare", protagonista di questo blog...


1) A proposito di Jacques Besson, iniziatore del genere del "teatro di macchine" in cui si ha un vero e proprio catalogo di illustrazioni tecniche corredate da legende e didascalie:
"... si esegue il disegno rispettando anche per la terza dimensione una proporzione di scala, si esplicita graficamente il rapporto tra le dimensioni reali e quelle riportate del disegno. Il dettaglio dei particolari permette infine di spiegare le operazioni di montaggio e assemblaggio..." (cap.2, pag.100)


2) Nello spiegare il funzionamento e la costruzione di una macchina (XVIII secolo) per alesare l'interno di una canna metallica in modo da renderla perfettamente cilindrica:
"... per realizzare il cilindro, di 10 pollici di diametro e 7 piedi di lunghezza, ci vogliono nove doghe di ferro assemblate e ferrate da dodici cerchi di ferro di 3 pollici di altezza ciascuno..." (cap.3, pag.152)


3) Un primo accenno alla produzione in serie (strettamente legata all'assemblaggio) è introdotto da Robert Willis (nell'opera "Principles of Mechanisms") per la produzione di ruote dentate:
"... Robert Willis introduce l'idea di modularità degli ingranaggi, rendendo possibile la produzione in serie di ruote dentate con profilo a evolvente di cerchio, con eguale angolo di pressione e passo costante..." (cap.4, pag.230)


4) Ci sono, infine, riferimenti più dettagliati alla catena di montaggio, all'assemblaggio del linguaggio macchina nei primi calcolatori e ai "protagonisti" dell'assemblare (per i protagonisti consultare il post attinente in questo stesso blog):
"... terminata la guerra e presa coscienza delle potenzialità del nuovo mezzo, si pensa di replicare nel nostro paese il sogno americano di Henry Ford..." (cap.5, pag. 283)
"... tre anni più tardi in America è sviluppato lo Short-Code, che è il primo vero linguaggio usato su un computer elettronico: il suo assemblaggio avveniva modificando direttamente la struttura dei circuiti elettronici e veniva perciò definito un hand-compiled language ..." (cap.5, pag. 301)
"... il principio fondamentale dell'automazione è l'integrazione dei singoli processi della produzione finora discontinui in un processo complessivo continuo e concatenato..." (cap.5, pag. 308)
"... la frase attribuita a Taylor e destinata agli operai <<voi siete pagati per lavorare e non per pensare; c'è qualcuno che è pagato per questo>> non è altro che la semplice conseguenza del ribaltamento di ruoli che pone al primo posto nella scala dei valori la macchina [...] la catena di montaggio, che Ford adottò nei propri stabilimenti a partire dal 1913, è una macchina che si identifica con l'intera industria e in cui è giocoforza che ogni azione dell'operaio venga parcellizzata, divisa, decomposta, lasciando alla catena di montaggio stessa la soddisfazione di produrre il pezzo finito..." (cap.5, pag. 332-333)

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